Via libera da parte del cda alla scissione di Accor: da una parte gli alberghi e dall’altra i servizi. L’operazione, attesa dai mercati e temuta dai dipendenti, era voluta soprattutto dai suoi principali azionisti Eurazeo e Colony Capital, convinti che una volta separate le due attività saranno meglio valorizzate in borsa. Il progetto è stato approvato da 10 amministratori su 11. L’unico voto contrario è stato del rappresentante del Fondo strategico di investimento (FIS) che detiene il 7,4%. Ora la scissione deve essere approvata dagli azionisti in occasione di un’assemblea generale con una maggioranza dei due terzi presenti.
