mercoledì, 26 Giugno 2024

Aduc: ritorno ministero non riduce spesa pubblica

L’80% degli elettori lo aveva cancellato con un referendum 16 anni fa

L’istituzione del Ministero del Turismo “risponde a una logica contraria alla diminuzione della spesa pubblica: si istituisce un dicastero di cui non si sentiva la necessità, dopo che oltre l’80% degli elettori lo aveva cancellato con un referendum 16 anni fa, 16 anni in cui ogni regione si è organizzata per conto proprio, promuovendo con leggi e non solo la propria offerta territoriale e di servizi”. E’ questa l’idea del presidente dell’Aduc Vincenzo Convito, secondo cui la crisi del turismo “esiste al di là della nostra volontà”.  
“Ma se in Italia si sente più che altrove – osserva Donvito in una nota – non è certo perché manchi la promozione da parte di un ministero nazionale, ma perché le carenze strutturali e normative cominciano a diventare più pesanti e non hanno provocato un disastro proprio grazie ad alcune isole felici che, in virtù, delle competenze regionali, sono riuscite a tenere salda questa economia, per la propria regione e per l’Italia. Infine che il ministero del Turismo sia un’istituzione inadeguata – conclude – lo dimostrano le prime norme approvate dalla ex sottosegretaria Michela Vittoria Brambilla, oggi ministro. Un solo esempio, la beffa della finta sistemazione delle stelle degli alberghi”.
 

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