Nell’area dell’Oceano Atlantico dove domenica notte è precipitato l’Airbus della Air France, tra il nordest del Brasile e le coste africane, le tempeste sono abituali. Per questo, nel 70% dei casi i piloti dei voli tra l’America Latina e l’Europa decidono di modificare la rotta ed evitare così l’area di turbolenza. E’ quanto afferma il presidente dell’associazione olandese dei piloti, Evert van Zwol che spiega così perché molto spesso i voli Europa-Sudamerica, o viceversa, arrivano a destinazione con qualche minuto di ritardo. Van Zwol ha comunque precisato che i comandanti degli aerei su quella rotta sanno in anticipo quelle che saranno le condizioni meteo nell’area grazie ai radar e alle mappe. Pertanto, van Zwol ritiene improbabile che il comandante dell’Air France precipitato sia stato sorpreso dalle pessime condizioni meteo nell’area.