Una “esplosione terribile” che sarebbe stata provocata da una bomba: così il pilota serbo del volo somalo della Daallo Airlines, costretto ieri rientrare a Mogadiscio 15 minuti dopo il decollo, ha descritto la deflagrazione che ha prodotto uno squarcio sulla fusoliera e la morte di un passeggero. Una testimonianza, quella resa dal pilota dell’Airbus A-321 Vladimir Vodopivec che rinforza l’ipotesi, formulata da alcune fonte anonime americane, che a provocare lo squarcio sarebbe stata una bomba, e non un incidente tecnico, come sostenuto dal governo somalo.
“Mezz’ora dopo il decollo dall’aeroporto in Somalia, a 3.300 metri di quota, – racconta il pilota – si è verificata una terribile esplosione. I passeggeri hanno cominciato a urlare, e io immediatamente ho deciso di virare e tornare all’aeroporto di partenza”, ha aggiunto il pilota belgradese, che in passato ha lavorato per la vecchia compagnia serba Jat Airways e per la Montenegro Airlines, prima di trasferirsi alla Daallo Airlines. Sull’incidente sono in corso indagini per accertare la vera natura dello scoppio.