Aipmet: Italia senza strategia, turisti in altri paesi

L’allarme dei manager turistici al terzo Summit del Turismo nelle Regioni

La crisi ha colpito il settore turistico ma mentre i Paesi concorrenti stanno reagendo con strategie di medio-lungo termine, l’Italia è ferma al palo. E’ il grido d’allarme lanciato dal presidente dell’Aipmt Josep Ejarque nel corso del terzo Summit del Turismo nelle Regioni. Ejarque ha citato in particolare la Turchia, “il cui mercato turistico cresce tra il 15 e il 30%, e dove si lavora per togliere all’Italia il suo mercato principale, ovvero quello tedesco, che rappresenta il 28,4% degli arrivi”. La concorrenza si attrezza con piani di investimento straordinari, abbattimenti di tasse e iva, incentivi ai tour operator, nuove attrattive, musei e poli turistici, pubblicità aggressiva, modernizzazione delle strutture ricettive, portali nazionali di terza generazione. “Dobbiamo stare attenti, perché in pista ci sono anche paesi emergenti come la Giordania e il Marocco che prevedono un forte incremento turistico nei prossimi anni – ha avvertito il presidente dell’Aipmt – e se il numero di turisti resta stabile significa che toglieranno presenze a noi”. Secondo Umberto Martini, direttore area turismo di Trentino School of management, “in Italia si fa promozione, ma non marketing. Avere semplicemente un sito web era importante a metà anni ‘90, ma oggi il passaggio al web 2.0 per interagire con il cliente e permettergli di acquistare in line è lentissimo e insufficiente”.
editore:

This website uses cookies.