sabato, 25 Maggio 2024

Alitalia, Berlusconi: risarcimento più alto per i bond

I risparmiatori sono pronti a far valere i propri diritti

Il governo pensa ad un ritocco al rialzo del risarcimento per gli obbligazionisti di Alitalia, soprattutto per i piccoli risparmiatori: "Vogliamo intervenire anche in un momento difficile come questo", promette Silvio Berlusconi. Intanto l’assemblea degli obbligazionisti, per la mancanza del quorum necessario, non si è formalmente riunita e non ha potuto mettere ai voti la possibilità di azioni giudiziarie. Una strada imboccata dalla società di gestione del risparmio Anima che ha cercato l’adesione di altri possessori di bond per una azione di responsabilità contro il Tesoro, perché come azionista avrebbe gestito il salvataggio di Alitalia puntando a interessi pubblici più che alla soluzione migliore per soci e creditori. All’assemblea non si era presentato il Tesoro che ha in mano il 62% dei bond su titoli per 715 milioni: una scelta fatta per consentire "un approfondimento", dice Berlusconi, e cercare una soluzione migliore nonostante "il momento difficile". Prevedendo un risarcimento per gli obbligazionisti, per legge il 9 aprile (rimborso del 32,5% ma con un tetto massimo di centomila euro per obbligazionista, non cash ma in titoli di Stato scadenza dicembre 2012), il Governo ha considerato "lo stato della finanza pubblica". Poi "il terremoto dei giorni scorsi ha imposto nuove e prioritarie necessità". Questi i limiti, ma c’é un impegno a fare di più. "Raccogliendo sollecitazioni da più parti pervenute – dice Berlusconi, con una nota – ho messo allo studio l’ipotesi di elevare, soprattutto per i piccoli risparmiatori, le misure dell’intervento statale già disposte a favore degli obbligazionisti Alitalia". L’associazione di piccoli risparmiatori Siti apprezza l’apertura ma sollecita la stessa attenzione per gli azionisti "rimasti con un palmo di naso. Per loro non è previsto nulla". Il Codacons chiede rimborsi al 100%: "I risparmiatori non si accontenteranno delle briciole e sono pronti a ricorrere a tutte le sedi opportune per far valere i propri diritti".

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