venerdì, 3 Maggio 2024

Alitalia, Cai è pessimista: non ci sono le condizioni

Dopo gli incontri notturni la trattativa riprenderà alle 13

"Dopo sette giorni" per la Cai, la società della cordata di imprenditori italiani creata per salvare Alitalia, "non ci sono le condizioni per proseguire le trattative". Un duro stop, anche se non sembra ancora arrivato il momento della rottura formale nella difficile ricerca di una intesa con i sindacati. "Le condizioni oggettive fanno temere il peggio", aveva detto poco prima il ministro del Lavoro, e nella notte la rottura con i sindacati "non c’é stata solo perché alla fine è emersa un po’ di buona volontà". Alle sette del mattino i vertici dei sindacati avevano accettato di fare ancora un tentativo: torneranno ad un tavolo, se la Cai riaprirà un minino di margini di confronto, in tarda mattinata. L’incontro è previsto alle 13.
I segretari generali di Cisl, Uil e Ugl, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Renata Polverini, ed il segretario confederale della Cgil Fabrizio Solari, erano arrivati a sorpresa, nel cuore della notte, al ministero del Lavoro, per una serie di incontri con il ministro Maurizio Sacconi, il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, e l’amministratore delegato della Cai Rocco Sabelli. E per tutta la notte si è lavorato ad una difficile opera di tessitura diplomatica. C’erano già stati contatti tra Sacconi ed i rappresentanti dei piloti, mentre i tavoli formali della trattativa erano stati sospesi intorno alle 21.
L’esito è arrivato dopo molte ore, quando è già mattina: "insormontabili difficoltà", dicono Cgil, Cisl, Uil e Ugl ma con la disponibilità ad "aggiornare la ripresa della trattativa". Ma l’intesa si incrina dopo pochi minuti. Il ministro del Lavoro indica che il commissario straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi potrebbe oggi stesso avviare le procedure per la mobilità dei dipendenti "perché é tenuto a farlo". Replica il segretario generale dell’Ugl Renato Polverini: se parte la mobilità non credo che ci sarà un negoziato che procede. Intanto da indiscrezioni emergono i dettagli del paino di esuberi: 870 piloti, più 130 delle attività cargo da esternalizzare; 1.600 assistenti di volo. Tra ammortizzatori e esternalizzazioni i lavoratori coinvolti sono oltre cinquemila.

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