Nonostante Alitalia, a Fiumicino si respira aria di esodo vacanziero. Tutte le strutture aeroportuali, rinforzate per l’occasione, funzionano a pieno ritmo e non si registrano rallentamenti per l’attività operativa dello scalo, dove, a due giorni dal Natale, è un via vai di viaggiatori che hanno optato per località esotiche o le capitali europee. Disagi anche oggi, invece, per chi parte con Alitalia, dopo il lunedì nero caratterizzato dalle assemblee dei lavoratori di Az Airport che ha causato un centinaio di cancellazioni. Secondo una stima non ufficiale, sino alle 12.30, pochi i voli cancellati in partenza, tra i quali quelli diretti a Firenze, Genova, Pisa e Linate; inoltre, oltre una decina i collegamenti ritardati; risultano, invece, molti di più i voli soppressi in arrivo, alcuni dei quali internazionali. Intanto stamattina il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, a Sky Tg24 ha detto che è in corso una trattativa “e mi dicono che sta scivolando verso un’ipotesi di accordo. Bisogna cercare in tutti i modi di usare il buonsenso per trovare una soluzione, perché se la compagnia decolla ci saranno prospettive in un immediato futuro per coloro che resteranno fuori”. “Rispetto alla situazione di ieri – riferisce Silvano Bernacchia, sindacalista della Filt Cgil – c’è stata un’evoluzione, abbiamo fatti dei passi avanti, per il momento, non si prevedono assemblee dei lavoratori all’aeroporto di Fiumicino". "Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi – ha aggiunto – che dovrebbero emergere con l’incontro previsto oggi alle 17 al centro direzionale di via della Magliana tra i sindacati firmatari, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt e Ugl, e i rappresentanti di Cai".
