Alitalia, Lufthansa: mai fatta offerta

Per un’assemblea improvvisa a Fiumicino 70 voli cancellati

La Lufthansa non ha mai presentato un’offerta per entrare nel capitale di Alitalia. Lo ha detto oggi il portavoce della compagnia aerea tedesca, confermando così le dichiarazioni di ieri del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi quando diceva “Lufthansa non si è mai fatta presente né fisicamente, né con un’offerta". Porte spalancate, dunque, ad Air France. Il cda della Cai-Alitalia sull’accordo con Air France è stato fissato a lunedì. Ieri sera i vertici della nuova compagnia hanno illustrato a Berlusconi e al sottosegretario alla presidenza Gianni Letta, le ragioni per cui nella scelta del partner internazionale la soluzione francese viene preferita ad una intesa con i tedeschi. Alle preoccupazioni delle forze politiche del Nord, che con la Lega in testa spingono per Lufthansa perché darebbe garanzie sul futuro di Malpensa, i vertici della nuova Alitalia hanno risposto garantendo una forte attenzione allo sviluppo dell’aeroporto lombardo. Potrebbe anche significare il ritorno, dalla prossima estate, di una piccola parte dei voli intercontinentali che Alitalia aveva cancellato quando per far fronte a spese insostenibili fu deciso di concentrare il network dei voli intercontinentali su un solo hub, Roma Fiumicino. Un chiarimento definitivo potrebbe arrivare oggi quando i manager della compagnia, in un nuovo incontro a Palazzo Grazioli, dovrebbero vedere anche il leader della Lega Umberto Bossi ed il sindaco di Milano Letizia Moratti.
A Milano, invece, ha preso il via il Malpensa Day, la giornata promossa dal presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati. Al termine sarà approvato un ordine del giorno nel quale verrà chiesto al governo di liberalizzare le rotte, rivedere gli accordi bilaterali per il rilascio degli slot e l’assunzione di iniziative per la salvaguardia dei posti di lavoro dell’intera area che ruota attorno all’aeroporto.
Ma a quattro giorni dall’avvio della nuova compagnia, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Fit-Cisl, e UglTrasporti, in una lettera a Berlusconi avvertono: quando verrà messa in moto la complessa macchina operativa della nuova Alitalia, il 13 gennaio, ci sarà il rischio di "rilevanti disservizi fino a sfociare in reali problemi di ordine pubblico". E potrebbe "risultare inevitabile" la mobilitazione dei lavoratori. I sindacati hanno indetto assemblee di tutti i lavoratori di Alitalia ed in tutta Italia per il 12 ed il 13 gennaio, in coincidenza con il debutto operativo della nuova compagnia. E oggi a Fiumicino un’assemblea spontanea dei dipendenti di Alitalia Airport, la società che fornisce i servizi di terra, sta causando ritardi e cancellazioni di voli, circa una settantina, bagagli accumulati e passeggeri in coda in attesa di sapere quando potere partire.
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