Alitalia, pressing dei commissari a Fs: venduti 5 mln di biglietti per l’estate

I commissari straordinari di Alitalia lanciano ad Fs un appello, che suona come un ultimatum: “o si danno da fare” o “rinunciano”. Parole pesanti quelle usate dal’avvocato Daniele Discepolo, davanti alle commissioni Attività produttive e Trasporti della Camera. C’è un problema di tempi, avverte, “non possiamo pensare a proroghe di mesi per il sovrapporsi di eventi politici”, ovvero le elezioni europee,”che possono alterare la posizione di Alitalia” ad oggi un’azienda “appetibile” con ricavi in crescita e che vede anche la liquidità risalire un po’ a febbraio, a 486 milioni. Si pensa quindi “a un massimo di 3-4 settimane” e non certo a un differimento che possa scavalcare l’appuntamento elettorale di fine maggio.

Un pressing quello dei commissari dell’Alitalia che arriva pochi minuti dopo una nota con cui Ferrovie avvisava delle necessità di “ulteriori approfondimenti”, per dare spazio a “interlocuzioni” che starebbero proseguendo “con un ristretto numero di player industriali”, al fine di completare la “compagine azionaria”.

Con Fs al 30%, il Tesoro al 15% e Delta al 10-15% c’è ancora scoperto un 40-45% per il quale si cercano candidati. E per il Governo saranno Fs e Delta a decidere quali “quali saranno gli altri partner”. Lo dice chiaramente il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, intervistato da Class Cnbc.

I tempi tecnici, chiarisce Laghi, non sono un problema, perché la gestione commissariale potrebbe durare ancora un anno e più, ma il prestito ponte si esaurisce a fine giugno e il suo differimento può essere valutato solo in presenza di un’operazione strutturata. In gioco ci sono sicuramente i risparmi, per una compagnia che già ha venduto 5 milioni di biglietti per l’estate.

Per piloti e assistenti di volo a questo punto “serve chiarezza da Di Maio”, mentre Michele Anzaldi del Pd chiede al premier Giuseppe Conte di riferire in Aula.

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