Allarme da Londra: fumi di scarico nelle cabine degli aerei

Spesso i piloti usano maschere ossigeno per evitare malori

Molto più spesso di quello che si crede, i piloti degli aerei sono costretti a usare, in gran segreto, le maschere d'ossigeno per proteggersi dai fumi di scarico dei motori immessi nella cabina dagli aspiratori dell'aria. Fumi che, anche se con minor intensità, vengono ovviamente respirati dai passeggeri. A sollevare il caso è un'inchiesta del Sunday Express che tra le varie fonti cita anche un rapporto della Civil Aviation Authority (Caa) britannica. Secondo il settimanale "governi e aviolinee stanno nascondendo l'entità del problema così come l'industria del tabacco cercò d'insabbiare il legame fra fumo e cancro".
"Le regole sulla qualità dell'aria nelle cabine ci sono – scrive l'Express – ma mancano le apparecchiature che la misurino". "Se ci fossero – rivela Tristan Lorain, un ex pilota della British Airways – i limiti verrebbero sorpassati regolarmente e scoppierebbe il caos".
Stando al rapporto Caa, dal 2006 si contano 270 incidenti relativi all'immissione dei fumi in cabina. Un dato bassissimo se paragonato al totale dei voli che partono o atterrano in Gran Bretagna – 1,2 milioni ogni anno. I numeri, dicono però i bene informati, potrebbero anche essere 200 volte più elevati visto la reticenza dei piloti a sporgere denuncia e incappare così nelle ire dei datori di lavoro. Sempre stando al rapporto, gli aerei maggiormente colpiti dal problema sono il British Aerospace 146 e i Boeing 757 e 737.

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