In arrivo una norma per favorire la riscossione della tassa di soggiorno, “introdotta da circa 900 Comuni, che ha un tasso di evasione che in alcuni casi supera il 50%”. Ad annunciarlo Laura Castelli, viceministro all’Economia, spiegando che la novità sarà inserita nel decreto crescita e che si tratterà di “un importante effetto deterrente contro l’evasione. I dati delle comunicazioni trasmessi dalle strutture ricettive secondo la legge di pubblica sicurezza saranno resi disponibili per l’Agenzia delle entrate, in forma anonima e aggregata. La stessa Agenzia ne consentirà il successivo utilizzo ai comuni che hanno la tassa.
Per rendere operativa la norma servirà un decreto ministeriale, poi gli enti impositori acquisiranno elementi utili per l’attività di accertamento e di recupero del mancato gettito, con probabili effetti positivi quello finanziario, che potrà essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali”.