L'88% degli albergatori ha realizzato o programmato investimenti per migliorare la struttura o i servizi offerti. E' un altro dei dati contenuti nella ricerca sulla competitività delle pmi nel turismo presentata oggi da Asshotel. Ma quali sono gli investimenti scelti? Nel 24,5% riguardano la ristrutturazione di camere e spazi comuni, quindi seguono l'efficienza energetica e l'ammodernamento degli impianti nel 17% dei casi, e nell'11,3% la necessità di avere un centro benessere. Solo il 5,7% investe in servizi tecnologici. Un altro elemento di rilievo per la conduzione dell'attività è la fonte di finanziamento: per gli hotel a 1 e 2 stelle prevale nettamente il ricorso a risorse proprie (47,5% contro il 35,5% di accesso al credito) mentre i 3 stelle bussano di più alla porte delle banche (47,6% contro il 33,3% di ricorso al proprio denaro) ed ancor di più lo fanno i 4 stelle con un 55,6%. Ma quali sono gli elementi che limitano la competitività delle imprese? Al primo posto c'è la carenza di infrastrutture e servizi del territorio. Segue l'assenza di strategie e politiche turistiche delle amministrazioni pubbliche, poi il problema dei costi. Ma non mancano critiche per il degrado ambientale ed umano, per la mancanza di iniziative di stimolo della crisi economica, scarsi interventi per il superamento della crisi economica. I punti di forza che emergono sono invece la qualità del servizio e l'attenzione ai clienti; la localizzazione in aree strategiche; la capacità di personalizzare il rapporto con il cliente ed ancora il rapporto qualità-prezzo e la qualità della ristorazione.
