Nel 2009 il turismo religioso potrebbe registrare un ulteriore incremento, pari al 20%. E’ quanto è emerso nel corso di Aurea, il workshop dedicato al segmento a cui hanno partecipato 100 buyer internazionali e 400 operatori dell’offerta.
Ma il turismo religioso continua a crescere anche perché la tipologia del turista della fede è radicalmente mutata, come ha evidenziato la ricerca condotta per Aurea dall’Associazione per la promozione e la qualità della vita, Istur guidata da Francesco Alberoni. Negli anni, infatti, i pellegrini in senso stretto sono solo il 53% dei visitatori di destinazioni religiose. L’altra fascia è costituita principalmente da visitatori motivati alla scoperta storico-culturale e paesaggistica di una località. Altro luogo comune che l’indagine ha sfatato riguarda l’età avanzata dei viaggiatori (basti dire che i visitatori di età compresa tra i 60 e i 70 sono il 17,2%) e il livello di istruzione: l’identikit del visitatore dei luoghi di fede è infatti una persona mediamente più colta in termini di titolo di studio, informazione, lettura rispetto ai valori nazionali. Tra le mete desiderate, per il 39% degli intervistati c’è il santuario della Madonna di Lourdes. Nei desideri degli italiani anche Fatima (13,02%) e San Giovanni Rotondo (10,55%). Il motivo? La risposta più frequente (54,63%) è “perché non l’ho mai visto”, mentre il restante 33,88% adduce motivazioni di fede.
