Ancora passi avanti per la ripresa dei traffici turistici internazionali in Italia. L’Austria, che finora era rimasta rigida nella sua chiusura verso l’Italia, riaprirà il 16 giugno il proprio confine meridionale. Il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg ha confermato a Rai Suedtirol la riapertura del confine con l’Italia, non escludendo però una “differenziazione regionale” per le zone ancora colpite dal covid. “Un avviso di viaggio non è un divieto, ma un appello al buonsenso”, ha detto. “Si tratterebbe – ha aggiunto – di un invito ad evitare l’una oppure l’altra regione. Non parliamo di controlli, ma di autoresponsabilità”.
Nei giorni scorsi era stata la Svizzera a rompere per prima il fronte dei Paesi più diffidenti e ad annunciare di voler aprire dal 15 giugno i suoi confini verso il nostro Paese. Anche se nel Vecchio Continente continuano ad esserci ancora governi, da ultimi quelli di Slovacchia e Slovenia, che nell’annunciare nuove riaperture continuano a mantenere l’Italia fuori dalla porta di casa.
Intanto, la Grecia si prepara a far cadere in maniera graduale le limitazioni sugli ingressi dei turisti italiani. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è volato apposta in Grecia – ultima tappa di un tour di capitali – per cercare di far correggere il tiro al governo ellenico dopo le incomprensioni degli scorsi giorni. La riapertura solo parziale agli italiani aveva provocato la protesta del ministro e una levata di scudi delle regioni settentrionali, considerate più a rischio dai greci. Ad Atene, il ministro degli Esteri ha incassato ora la disponibilità a valutare, in base all’andamento dei dati epidemiologici, una riapertura totale già dalle prossime settimane. Per ora, come annunciato nei giorni scorsi dalla Grecia, anche se dal 15 giugno gli italiani potranno ricominciare a viaggiare verso gli aeroporti internazionali di Atene e Salonicco, rimarranno in vigore almeno inizialmente le previste limitazioni – test e autoisolamento dai sette ai 15 giorni – per chi arriva dagli aeroporti delle regioni più colpite dal virus: Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. Ostacoli che la Grecia promette tuttavia di eliminare “in maniera graduale” da adesso alla fine del mese. Dal 1 luglio, invece, è stato confermato quanto già deciso in precedenza: non ci sarà più alcun tipo di limitazione per chi arriva dall’Italia a fare le vacanze. I passeggeri in arrivo nei porti e negli aeroporti potranno essere sottoposti soltanto a test a campione.