A seguito dei continui disservizi che si sono registrati nello smistamento bagagli alle aeroporto di Fiumicino, il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha convocato per domani i vertici dell’Enac e di Aeroporti di Roma. Intanto, anche il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del Turismo presso la Presidenza del Consiglio ha preso posizione, alla luce delle molte proteste che sono pervenute: “E’ necessario ed urgente un miglioramento dei servizi”. Non solo. A consuntivo della stagione, il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli intende dedicare “una riunione del Comitato per le politiche turistiche per verificare la qualità delle prestazioni dei nostri aeroporti, decisivi per la competitività del sistema turistico italiano”. L’Enac, dal canto suo, si è mosso sollecitando l’avvio di una inchiesta per appurare se ci siano stati comportamenti illeciti, come il sabotaggio, dietro al malfunzionamento del sistema di smistamento bagagli e ha chiesto alle forze di polizia un aumento dei controlli. Ma i sindacati, attraverso il coordinatore nazionale del sindacato lavoratori, Sdl, e responsabile handler dell’ assistenza a terra di Fiumicino, Walter Mancini, rifiutano l’idea che dietro ai disservizi possa esserci l’ombra del sabotaggio o di comportamenti illeciti come ipotizzato dal presidente dell’Enac Vito Riggio. “Vogliono scaricare sui lavoratori – ha replicato il sindacalista – le responsabilità che sono, invece, del sistema. Il blocco e il ritardo del nastro trasportatore deriva dalla grande quantità di bagagli sproporzionata rispetto alla carenza di personale”. Al contrario, negli scali milanesi di Linate e Malpensa non si registra lo stesso caos. Lo smistamento delle valigie dei passeggeri avviene infatti in modo regolare, secondo quanto riferisce la Sea. “La puntualità dello smistamento è di circa il 90% – afferma la Sea in una nota – ma anche il numero di bagagli oggetto di disguido è irrisorio”.