"Che la Ue abbia chiuso la procedura d'infrazione relativa alle concessioni balneari è assolutamente positivo". Lo ha detto il ministro al Turismo e Affari regionali Piero Gnudi commentando l'ufficializzazione della notizia giunta da Bruxelles grazie alla legge comunitaria approvata dal Parlamento italiano nel dicembre scorso. "Dopodiché però – ha aggiunto il ministro – bisogna lavorare assieme agli operatori del settore per trovare una soluzione che sia in linea con le promesse che noi abbiamo fatto a Bruxelles. Bisogna trovare delle soluzioni che siano praticabili e che non penalizzino il settore". E a chi gli domandava se il governo italiano intendesse chiedere all'Ue una deroga alla direttiva Bolkestein vista la specificità del settore balneare italiano, ha risposto: "Non si può chiedere la deroga all'Unione europea. Abbiamo appena chiuso una procedura d'infrazione e andiamo a chiedere la deroga… Fuori dalla direttiva – ha detto – non si può andare".
Soddisfatto anche il ministro degli affari europei Enzo Moavero. "L'Italia – ha detto – lavorerà per nuove regole eque per le concessioni balneari in vista delle scadenza del 2015, in stretta concertazione con le organizzazioni di settore e le Regioni Le nuove regole ancora non ci sono. Sono stati eliminati quegli automatismi che avevano determinato la procedura a parte della Commissione. Ed ora, insieme ai soggetti interessati, studieremo un nuovo sistema di regole che possa permettere di arrivare ad una soluzione equa – ha aggiunto il ministro – sulla struttura delle nuove regole non abbiamo ancora anticipazioni, perché abbiamo appena aperto il dialogo. La studieremo insieme con le associazioni: abbiamo ascoltato alcune loro idee e faremo anche le nostre valutazioni", ha concluso Moavero.
D'accordo nel proseguire il dialogo si è detto anche Riccardo Borgo, presidente del Sindacato Italiano Balneari-Confcommercio. "Si tratta ora – ha osservato Borgo – di continuare, con più serenità, nel dialogo e nel confronto fra tutti i soggetti interessati. Concordiamo, quindi, con il ministro Gnudi – ha sottolineato sulla valutazione positiva dell'archiviazione e sulla necessità di ricercare soluzioni ‘praticabili e che non penalizzino il settore' ma dissentiamo – ha concluso – quando sembra escludere a priori una deroga alla Direttiva servizi la cui verifica di fattibilità con la CE è stata demandata al ministro Moavero, giusto quanto convenuto nella riunione tenutosi lo scorso 23 febbraio alla presenza dei due ministri, dei rappresentanti delle Regioni costiere e di tutte le organizzazioni di categoria".