giovedì, 2 Maggio 2024

Balneari, ora tavolo con operatori per nuove regole eque

Gnudi esclude la possibilità di chiedere una deroga ma il Sib dissente

"Che la Ue abbia chiuso la procedura d'infrazione relativa alle concessioni balneari è assolutamente positivo". Lo ha detto il ministro al Turismo e Affari regionali Piero Gnudi commentando l'ufficializzazione della notizia giunta da Bruxelles grazie alla legge comunitaria approvata dal Parlamento italiano nel dicembre scorso. "Dopodiché però – ha aggiunto il ministro – bisogna lavorare assieme agli operatori del settore per trovare una soluzione che sia in linea con le promesse che noi abbiamo fatto a Bruxelles. Bisogna trovare delle soluzioni che siano praticabili e che non penalizzino il settore". E a chi gli domandava se il governo italiano intendesse chiedere all'Ue una deroga alla direttiva Bolkestein vista la specificità del settore balneare italiano, ha risposto: "Non si può chiedere la deroga all'Unione europea. Abbiamo appena chiuso una procedura d'infrazione e andiamo a chiedere la deroga… Fuori dalla direttiva – ha detto – non si può andare".
Soddisfatto anche il ministro degli affari europei Enzo Moavero. "L'Italia – ha detto – lavorerà per nuove regole eque per le concessioni balneari in vista delle scadenza del 2015, in stretta concertazione con le organizzazioni di settore e le Regioni Le nuove regole ancora non ci sono. Sono stati eliminati quegli automatismi che avevano determinato la procedura a parte della Commissione. Ed ora, insieme ai soggetti interessati, studieremo un nuovo sistema di regole che possa permettere di arrivare ad una soluzione equa – ha aggiunto il ministro – sulla struttura delle nuove regole non abbiamo ancora anticipazioni, perché abbiamo appena aperto il dialogo. La studieremo insieme con le associazioni: abbiamo ascoltato alcune loro idee e faremo anche le nostre valutazioni", ha concluso Moavero.
D'accordo nel proseguire il dialogo si è detto anche Riccardo Borgo, presidente del Sindacato Italiano Balneari-Confcommercio. "Si tratta ora – ha osservato Borgo – di continuare, con più serenità, nel dialogo e nel confronto fra tutti i soggetti interessati. Concordiamo, quindi, con il ministro Gnudi – ha sottolineato sulla valutazione positiva dell'archiviazione e sulla necessità di ricercare soluzioni ‘praticabili e che non penalizzino il settore' ma dissentiamo – ha concluso – quando sembra escludere a priori una deroga alla Direttiva servizi la cui verifica di fattibilità con la CE è stata demandata al ministro Moavero, giusto quanto convenuto nella riunione tenutosi lo scorso 23 febbraio alla presenza dei due ministri, dei rappresentanti delle Regioni costiere e di tutte le organizzazioni di categoria".

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