Battuta di arresto per la norma Booking che vieta la parity rate?

Problemi in vista per l’applicazione della norma ‘Booking’ contenuta nel ddl concorrenza che vieta la ‘parity rate’, rendendo nulle le clausole che obbligano gli albergatori a non praticare alla clientela finale prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli offerti da intermediari terzi, anche online (come appunto Booking.com.

La norma infatti potrebbe creare delle difficoltà a livello europeo e causare anche una procedura di infrazione. Secondo un parere rilasciato al Mise dal sottosegretariato di Palazzo Chigi alle Politiche europee, le nuove norme “appaiono configurare una regola relativa ai servizi, e in quanto tale, soggetta a notifica alla Commissione europea”.   

Intanto, in commissione Industria del Senato sono già stati depositati degli emendamenti a prima firma Renato Schifani (Ap) ed Elena Fissore (Pd) che si muovono in questa direzione, proponendo di subordinare l’entrata in vigore della norma ‘Booking’ alla comunicazione e alla relativa approvazione della Commissione Ue. Rimane però sul punto la resistenza del Mibact.     

 

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