È di 9 morti e 50 feriti il bilancio dell’attentato di ieri sera a Berlino. Come a Nizza, un tir è piombato in un mercatino natalizio affollato di berlinesi e turisti.
La polizia a reso noto che sul camion c’erano due persone: il guidatore è stato arrestato mentre il passeggero, un polacco, è rimasto ucciso nell’impatto. L’ipotesi dell’attentato viene avvalorata dalla nazionalità dell’arrestato.
Il camion, con targa polacca, era partito dall’Italia e doveva fermarsi a Berlino per consegnare un carico di ponteggi di acciaio prima di tornare in Polonia. Il direttore dell’azienda di trasporto polacca ha dichiarato di ritenere che il tir sia stato rubato e il camionista, suo cugino, rapito.
Polizia e autorità compresa la cancelliera Angela Merkel e il presidente Joachim Gauck, in serata erano ancora prudenti e non parlavano apertamente di attentato. “Siamo in lutto per i morti e ci auguriamo che i tanti feriti possano essere aiutati”, ha detto la Merkel.
La coalizione delle milizie irachene che combattono il califfato, in un tweet, ha riferito che canali dell’Isis avrebbero già rivendicato l’attentato. Dopo tanti allarmi e alcuni attentati sventati, l’incubo di un attacco capace di provocare molti morti si è materializzato proprio su uno degli obiettivi considerati più a rischio in questo periodo, un mercatino di Natale.
Secondo le prime ricostruzioni giornalistiche, il camion sarebbe piombato sulla Breitscheidplatz, ai piedi della ‘Gedaechtniskirche, la Chiesa del ricordo, nel cuore della parte occidentale di Berlino provenendo da una delle due arterie che confluiscono nella piazza davanti alla stazione dello Zoologischer Garten. Ha travolto le casette di legno del mercatino e berlinesi e turisti che a quell’ora affollavano gli stand.
“Sono profondamente colpito e addolorato dalla notizia dello spregevole attacco a Berlino e desidero esprimere le più sentite condoglianze e la più calorosa solidarietà al Governo tedesco”, ha commentato Angelino Alfano, ministro degli esteri italiano. Il sindaco di Berlino Michael Mueller ha parlato di “shock per la città e per la gente che si trovava qui per trascorrere un po’ di tempo in serenità”.
“Una cosa terribile – ha detto Dario Franceschini, ministro di beni culturali e turismo – È chiaro che non ci si deve illudere che quando non accade nulla per un certo periodo il fenomeno sia
finito. Bisogna davvero che il mondo sia molto forte nel contrasto, nella prevenzione e nel combattere il terrorismo”.