martedì, 25 Giugno 2024

Bocca: no ai balzelli, revisionare apparato normativo

L’intervista al presidente di Federalberghi sul Focus di Travelnostop

Tassa di scopo, classificazione alberghiera, possibilità di istituire un ministero del Turismo. Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, in quest’intervista rilasciata al Focus su fatti e notizie pubblicati da Travelnostop.com che sintetizza i 300 giorni del 2008 che hanno caratterizzato il turismo in Italia, ci dice la sua sui temi ‘caldi’ degli ultimi mesi non prima però di aver fatto un cenno sulla situazione difficile che gli alberghi italiani stanno vivendo in questo momento.
“Qual è la sua valutazione sull’andamento turistico di questo 2008?
Nei primi nove mesi del 2008 gli alberghi italiani, con 209,4 milioni di presenze (rispetto ai 214,9 milioni del 2007), hanno perso il 2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una perdita secca di quasi 5,5 milioni di notti dormite. Ciò pur a fronte dei dati in controtendenza dei prezzi degli alberghi. Infatti dai tabulati dell’Istat emerge come l’aumento dei prezzi degli alberghi italiani da gennaio ad agosto sia stato dello 0% rispetto ad un costo della vita aumentato addirittura del 3,5%. Nel dettaglio dei primi nove mesi (gennaio-settembre) i clienti italiani in albergo hanno fatto registrare una frenata dello 0,7% (con 119,9 milioni di presenze rispetto ai 120,8 milioni del 2007), mentre sul fronte degli stranieri il crollo è stato del 4,8% (con 89,5 milioni di presenze rispetto ai 94,1 milioni del 2007).
Questi segnali sono purtroppo la chiara dimostrazione di come la recessione, nella quale non solo l’Italia si trova, stia colpendo duramente il nostro settore. Ed il calo della componente turistica estera ne è la controprova, con statunitensi ed inglesi penalizzati da uno svantaggioso rapporto di cambio valuta, mentre per il resto dei turisti stranieri la flessione è sicuramente dovuta ad un appannamento d’immagine del nostro Paese, per il quale la querelle Alitalia non riveste un aspetto secondario. Occorre, dunque, che per ripartire l’Italia turistica si muova su due fronti. Il primo di natura finanziaria, con una manovra economica dalla quale ci aspettiamo ossigeno nei portafogli degli italiani. Il secondo di natura promozionale, in quanto dalla nuova dirigenza dell’Enit-Agenzia del Turismo auspichiamo che venga messa subito mano ad un ampio progetto di rilancio dell’Italia quale meta ambita a livello mondiale.
Cosa pensa della possibile introduzione di una tassa di scopo sul turismo?
Preoccupa l’eccessiva genericità dei principi e criteri direttivi relativi alla autonomia tributaria dei Comuni contenuti nel Disegno di Legge Calderoli in materia di federalismo fiscale. La possibilità di istituire tributi propri comunali per finanziare ’oneri derivanti da eventi particolari quali i flussi turistici’ rischia di creare le premesse per la reintroduzione surrettizia della vecchia imposta di soggiorno, opportunamente soppressa nel lontano 1989, in danno della nostra economia turistica già pesantemente penalizzata da una congiuntura internazionale simile a quella del dopo guerra. Non sono simili balzelli a modernizzare l’Italia, ma una attenta e reale revisione dell’apparato burocratico e del sistema normativo, indispensabile per semplificare la vita dei cittadini e delle imprese e rilanciare l’economia e l’occupazione.
E della classificazione alberghiera?
Lo scorso 18 settembre la Conferenza Stato Regioni e Province autonome ha raggiunto la necessaria intesa sul provvedimento di armonizzazione dei criteri di classificazione alberghiera. Si tratta di un grande successo per il sistema turistico italiano, che potrà ora rivolgersi al mercato con un messaggio univoco e trasparente, e affrontare la competizione contando su uno strumento di immagine unitaria. Il provvedimento è il risultato dell’unità di intenti raggiunta tra Stato, regioni e imprese, grazie alla quale è prevalso l’interesse di sistema rispetto alle esigenze particolaristiche. Si è quindi raggiunto un buon punto di equilibrio, tenendo conto anche dei suggerimenti avanzati da Federalberghi. L’identificazione di standard minimi nazionali dei servizi e delle dotazioni per la classificazione alberghiera non impedirà comunque alle regioni e alle province autonome di individuare ulteriori caratteristiche connesse con le specificità territoriali, climatiche o culturali. Dall’emanazione del provvedimento, sotto forma di Decreto della Presidenza del Consiglio, le regioni e le province autonome avranno sei mesi di tempo per recepire gli standard con propri provvedimenti. I nuovi standard saranno comunque applicabili alle nuove strutture o a quelle sottoposte ad interventi di radicale ristrutturazione. Alle attività esistenti potranno invece essere imposti solo gli standard di tipo non strutturale, a seguito di iniziative assunte dalle regioni e province autonome, d’intesa con il Governo, da adottare entro tre anni. Il provvedimento prevede inoltre che le regioni e le province autonome regolamentino l’attribuzione delle competenze per il funzionamento delle verifiche e per la sorveglianza periodica sulle strutture, a garanzia del mantenimento nel tempo della classifica assegnata, nonché le procedure sanzionatorie nei confronti delle strutture non in possesso degli standard fissati. E’ prevista infine l’istituzione su base nazionale di un sistema di rating, associabile alle stelle, che consenta la misurazione e valutazione della qualità del servizio reso ai clienti. A tale sistema, finalizzato ad accrescere la competitività promo-commerciale internazionale, le strutture potranno aderire su base volontaria.
Sempre più spesso si parla della possibilità di istituire un ministero per il Turismo. Lei che ne pensa?
Da quasi dieci anni andiamo perseguendo questa richiesta, in quanto riteniamo che l’Italia non possa non avere a livello centrale un organismo istituzionale di rappresentanza sulla falsariga del Ministero delle Politiche Agricole, per poter coordinare le competenze delle Regioni e portare la voce e le istante turistiche del Paese nell’Unione europea.
Quali prospettive per la neonata Federviaggio?
Con la nomina a Presidente di Federviaggio-Confturismo di Maria Concetta Patti abbiamo esaurito la prima fase costitutiva di questo nuovo soggetto di rappresentanza. Adesso inizia la fase di rafforzamento e di crescita della Federazione, per la quale ho grandi aspettative e totale fiducia nelle persone che ne costituiscono la classe dirigente”.
La pubblicazione, attualmente in fase di distribuzione, può essere consultata cliccando all’indirizzo riportato di seguito.
 
 

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