Una sorte di rivoluzione copernicana nel rapporto con gli animali domestici: potranno entrare in tutti i luoghi pubblici, ristoranti, uffici postali, salire sui mezzi di trasposto, salvo espresse e motivate deroghe; non come ora che possono accedervi solo quando è loro consentito. L'ordinanza che il ministro per il Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha scritto con l'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) punta infatti a creare delle città a misura dei quattro zampe. Il provvedimento, che ogni sindaco potrà recepire con una semplice ordinanza sindacale, prende le mosse da un sondaggio Ipsos secondo il quale "il 40% degli italiani possiede almeno un animale domestico" ed è quindi "chiaro – ha spiegato il ministro – che compito delle istituzioni è lavorare per rendere più semplice la vita di queste famiglie e rispondere alle loro necessità".
In più, secondo il ministro anche il turismo nel Belpaese potrà trarre vantaggio da questa ordinanza, anche sulla scorta dei risultati positivi che ha avuto l'istituzione di tratti di spiaggia dove i turisti possono accedere con i loro animali. Iniziative, tutte, finalizzate alla creazione di una Italia 'Animal frendly', che "rappresenta una delle priorità del ministero del Turismo, anche con l'intenzione di aumentare la competitività della nostra offerta turistica e l'appeal nazionale".
Infine, una curiosità, in base al sondaggio realizzato da Ipsos per il ministero del Turismo su un campione significativo di 1000 intervistati, per le vacanze i proprietari di animali prediligono l'appartamento o la casa in affitto (40%) o di proprietà (30%; seguono le strutture ricettive ed extraricettive: alberghi (12%), campeggi (12% per cento) e bed & breakfast (6%).