Michela Vittoria Brambilla rilancia la sua lotta contro il turismo sessuale e la pedofilia. In un messaggio inviato all’Ente bilaterale, l’ex ministro del Turismo, oggi presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e responsabile del dipartimento di Fi per il sociale e la solidarietà, scrive: “preoccupa la perdurante disattenzione degli operatori turistici per la lotta alla pedofilia legata ai viaggi. Solo pochi intermediari che organizzano viaggi all’estero inseriscono in maniera evidente nei materiali propagandistici, nei programmi, nei documenti di viaggio, nei propri cataloghi l’avvertenza obbligatoria ‘la legge italiana punisce con la reclusione i reati concernenti la prostituzione e la pornografia minorile, anche se commessi all’estero”.
Quindi l’ex ministro annuncia una proposta di legge volta a rendere più stringente l’obbligo di comunicazione, che dovrà essere assolto anche sui portali internet (ormai il 58% dei cittadini europei si serve della rete per fare prenotazioni turistiche) e un’interrogazione al ministro delle Attività produttive per sapere se se dal 2006 ad oggi siano state irrogate le sanzioni previste per gli operatori inadempienti, quante e per quale importo complessivo.