La Brexit fa paura e potrebbe diventare l’incubo peggiore per il turismo low cost. Ne è convinta Carolyn McCall, ad di Easyjet, secondo cui, in caso di uscita del Regno Unito dall’Ue, le vacanze a buon mercato sarebbero ad alto rischio, i prezzi dei biglietti aerei si potrebbero impennare e volare tornerebbe ad essere qualcosa “riservato ad un’elite”. Parole che arrivano mentre si apre la settimana decisiva dei negoziati fra Londra e Bruxelles, rispetto ai quali “non c’è ancora un accordo”.
“L’Unione europea ha portato grandi benefici ai viaggiatori britannici e alle imprese del Regno Unito – ha affermato la top manager della low cost inglese -. Restare nell’Ue garantirà che loro e tutti noi continuiamo a goderne”. E ancora: “Quanto si paga per le proprie vacanze dipende proprio da quanta influenza la Gran Bretagna ha in Europa”.
Un appello simile è stato lanciato anche da Peter Long, ex boss di Tui, gruppo internazionale del settore turistico, che sottolinea come con la Brexit potrebbe perfino venir compromessa la sicurezza di chi viaggia dagli attacchi terroristici, in quanto Londra non potrebbe più contare sulla stretta cooperazione con le autorità degli altri Paesi Ue.