Camanzi: nuovi modelli diritti aeroportuali pronti a metà marzo

Trasparenza e controllo sugli investimenti, la possibilità di una quota aggiuntiva sul rendimento del capitale investito, obiettivi di efficienza e sistema a rete. Sono queste le quattro principali “chiavi di lettura” dei nuovi Modelli di regolazione dei diritti aeroportuali messi a punto dall’Autorità di regolazione dei trasporti. Le ha illustrate il presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti Andrea Camanzi in audizione alla commissione Trasporti della Camera sul settore aeroportuale.

“Abbiamo, inoltre, confermato – ha aggiunto – che gli utili da attività commerciali possano essere impiegati per finanziare gli investimenti in infrastrutture e incentivare lo sviluppo delle rotte (cosiddetti ‘dual till’)”.

Il parere chiesto ai ministeri dei trasporti e dell’economia sui nuovi modelli di regolazione dei diritti aeroportuali “contiamo di riceverlo in tempo utile per la conclusione del procedimento, prevista per il 13 marzo 2020: quindi se tutto va bene il 13 marzo i nuovi modelli dovrebbero essere applicati”, ha poi sottolineato Camanzi. “I modelli aeroportuali – ha spiegato ancora – durano 4 anni ma nelle altre modalità di trasporto (ferroviario, stradale, ecc.) durano 5 anni. Inoltre, i piani degli investimenti hanno un periodo di 5 anni. Quindi il Parlamento dovrebbe intervenire per uniformare la durata allo standard quinquennale del periodo regolatorio”.

Infine, ha concluso Camanzi c’’è la necessità che, “a fronte della natura multimodale dell’attuale domanda di mobilità, il riordino” in materia di trasporto aereo “contempli il superamento di un sistema di garanzie dei diritti dei passeggeri di fonte eurounitaria che oggi coinvolge soggetti diversi, mediante l’attribuzione all’Autorità (già responsabile di quelle relative ai diritti dei passeggeri nel trasporto via ferrovia, autobus e mare e vie navigabili interne) anche delle competenze attinenti alle relative funzioni nel settore aereo, attualmente attribuite all’Enac”.

“Stiamo andando verso la multimodalità, anche nella bigliettazione. Ed è evidente che avere la stessa Autorità come punto di riferimento ci sembra il futuro e per questo abbiamo un dialogo aperto con Enac”, ha aggiunto Barbara Marinali, consigliere dell’Autorità.

 

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