Discoteche chiuse, cancellati concerti e feste in piazza. Omicron spegne il Capodanno. In molti casi a livello locale ci avevano già pensato i sindaci a disdire gli eventi in programma per la notte di San Silvestro, ma con il nuovo decreto il governo li vieta in tutto il Paese e chiude, nuovamente, i locali da ballo. Per questo i gestori chiedono “un incontro urgente con il governo per sottoporre alla sua attenzione una serie di richieste, che vanno dai ristori immediati (cosa che in passato non è avvenuta) ai tempi certi di riapertura alla rimodulazione delle tasse che hanno strangolato le nostre imprese”.
Dal canto suo, il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, teme “il proliferare, come è stato quest’estate, di feste private incontrollabili. E’ l’unico punto su cui io avevo suggerito di utilizzare il super Green pass e magari anche i tamponi”. Una possibilità che si era affacciata il 23 dicembre, quando si è tenuto il Consiglio dei ministri, ma poi accantonata.
In base al decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale la Vigilia di Natale, dal 30 dicembre, per un mese, “sono vietati gli eventi, le feste e i concerti che prevedono assembramenti in spazi all’aperto” e “sono sospese le attività che si svolgono in sale da ballo, discoteche e locali assimilati”.
Che Capodanno sarà allora? Il provvedimento non impedisce di accogliere il nuovo anno in casa in compagnia, affida al buon senso e alla prudenza il compito di minimizzare il rischio di focolai domestici. Certo, non ci saranno veglioni nei locali o in piazza, ma chi ha fatto il vaccino o è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi e ha il Super Green pass potrà andare a cena al ristorante. Si potranno ricevere ospiti in casa. Nessuna limitazione è arrivata sul numero degli invitati.