La gigantesca nuvola di cenere prodotta dall'eruzione di un vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull, nel sud dell'Islanda, ha causato un blocco quasi completo del traffico aereo in Nord Europa, con la chiusura dei principali aeroporti. I voli sono stati sospesi su tutta la Gran Bretagna, l'Irlanda e la Danimarca, mentre in Norvegia è stato chiuso lo scalo di Oslo ed interdetto il traffico aereo su gran parte del nord del Paese. Difficoltà si registrano anche in Svezia e in Belgio, dove potrebbe essere chiuso in giornata l'aeroporto di Bruxelles e quello di Amsterdam. Chiuso lo spazio aereo di Regno Unito e Irlanda. In pratica, i voli diretti verso questi Paesi o di quelli la cui rotta interseca lo spazio aereo islandese sono stati cancellati o sono in forte ritardo. Il blocco del traffico aereo è dovuto al fatto che le ceneri vulcaniche causano scarsa visibilità e potenzialmente possono danneggiare i reattori degli aerei. In Germania cancellati più di 144 voli. Lufthansa ha soppresso numerosi collegamenti, sia con la Gran Bretagna, sia con i paesi scandinavi. Inoltre, da circa mezzogiorno, sono stati interrotti tutti i collegamenti con l'aeroporto di Heathrow e si registrano ritardi anche nei voli per il Nord America. 237 invece i voli in arrivo o in partenza dagli aeroporti spagnoli cancellati alle 12.30 di oggi. British Airways ha annunciato la cancellazione di tutti i suoi voli almeno fino a domattina. Per quel riguarda l'Italia, l'Enac fa sapere che i voli di British Airways e di Ryanair in partenza da Roma verso il Nord Europa sono fermi. Non risultano invece problemi, almeno al momento, per i collegamenti di Alitalia che però potrebbe sospendere i voli per Londra. L'ente invita comunque i passeggeri a contattare la compagnia aerea di riferimento per ulteriori informazioni sull'operatività del proprio volo.