Detto fatto. Il Cipe ha dato il via libera alla procedura per l’aumento delle tariffe aeroportuali, vincolati agli investimenti per il potenziamento e il rafforzamento degli scali. Le nuove tariffe scatteranno dal primo gennaio 2010. Sarà comunque necessario un nuovo Cipe per "rendere esecutiva" la decisione. Una decisione che ha immediatamente provocato la reazione delle associazioni dei consumatori e dell’opposizione.
"E’ un vero e proprio blitz, grave quanto irresponsabile, di cui è stato tenuto all’oscuro il Parlamento, nonostante l’intervento del Ministro Matteoli in Commissione Trasporti di due giorni fa" commenta il capogruppo del Partito Democratico in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, insieme al deputato Emanuele Fiano. "Si tratta di un ingiusto balzello a carico dei cittadini – spiegano Meta e Fiano-, una tassazione indiretta per i viaggiatori che dopo aver subito i danni di questi mesi dovuti ad inefficienze gravi nel trasporto aereo nazionale, si trovano ad essere beffati da un aumento sul costo del biglietto fino a tre euro per viaggio. Ci aspettiamo – concludono – che il ministro Matteoli venga in Parlamento a riferire quanto prima sulle ragioni di un aumento delle tariffe a carico dei cittadini, in un periodo di crisi economica, e che ci spieghi che cosa intende fare il governo per risolvere seriamente le storture e le inefficienze dal trasporto aereo italiano, dopo aver già determinato con la maldestra privatizzazione di Alitalia, si veda Malpensa, danni irreversibili al sistema". Dal canto loro, Adusbef e Federconsumatori giudicano “vergognosi i rincari delle tariffe aeroportuali deliberati oggi dal Cipe, proprio in una fase caratterizzata dalla peggiore crisi che le compagnie aeree abbiano mai conosciuto” e annunciano che "non appena acquisita la delibera del Cipe, faranno immediato ricorso al Tar del Lazio" per "cercare di impedire l’ennesimo salasso per i passeggeri e l’ennesima regalia per gli imprenditori".
