Il pm di Milano Riccardo Targetti ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti di 11 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta per il crac di Cit, la storica Compagnia Italiana Turismo, e delle altre 23 società del gruppo, dichiarato insolvente nel 2006 e travolto da debiti, compresi quelli infragruppo, di circa un miliardo di euro. Il passivo al netto è di circa 600 milioni. Tra gli indagati ci sono l'ex azionista di riferimento Gianvittorio Gandolfi, l'ex amministratore delegato Arcangelo Taddeo e l'ex presidente Giuseppe Vimercati, già alla guida di Mediocredito Lombardo, e il costruttore calabrese Domenico Marcello Greco. Secondo la ricostruzione degli inquirenti e del consulente tecnico del pm Gian Gaetano Bellavia, gli indagati a partire dal 1999 avrebbero cagionato il fallimento doloso del gruppo, determinando un "ingentissimo" danno patrimoniale al ceto creditorio, alle banche finanziatrici, ai fornitori, ai lavoratori impiegati nelle strutture turistiche e allo Stato. Quest'ultimo avrebbe erogato finanziamenti pubblici destinati a tre progetti mai realizzati, tra cui una struttura ricettiva per i fedeli di Padre Pio a Pietrelcina (Benevento). Una quarantina gli episodi di distrazione di denaro per un ammontare di circa 50 milioni.