Codacons a Attività produttive: tutelare consumatori e convocare Antitrust e Enac

In tema di turismo e vacanze estive si è svolto un “proficuo” incontro tra il Codacons e la presidente della X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo) della Camera dei Deputati, Martina Nardi. I vertici dell’associazione, rappresentata dai presidenti Carlo Rienzi e Gianluca Di Ascenzo, – si legge in una nota – hanno affrontato con Nardi alcuni aspetti legati al comparto dei servizi turistici, come l’aumento delle tariffe, sottolineando la necessità, considerata la positiva ripartenza del turismo in Italia, di garantire e implementare i diritti degli utenti.

L’incontro ha avuto origine dalla grave decisione della compagnia Ryanair di bloccare, su richiesta dell’Antitrust, la possibilità per milioni di passeggeri italiani di risolvere gratuitamente e velocemente le richieste di indennizzo per disservizi, dopo due anni di ADR realizzate grazie a un accordo tra la grande compagnia aerea e il Codacons. In particolare il Codacons ha sollevato l’esigenza di potenziare nel nostro paese – come voluto fortemente anche dal presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma – il sistema delle ADR (Alternative Dispute Resolution) nel settore del trasporto aereo, in modo da offrire soluzioni rapide, semplici ed extragiudiziali alle controversie che sorgono – specie in periodi come quello estivo – tra consumatori e vettori aerei.

La presidente della X Commissione si è dichiarata disponibile ad approfondire l’analisi delle problematiche emergenti mediante la collaborazione con le altre Commissioni parlamentari competenti e interpellando sia l’autorità Antitrust che l’Enac. L’associazione ha rappresentato, poi, come occorra sostenere le riforme che consentono all’Antitrust e alle Autorità indipendenti di comminare sanzioni amministrative effettive, proporzionali e dissuasive, e ha chiesto a Nardi di collaborare per stimolare la fiducia dei consumatori e per rimuovere gli ostacoli che portano i cittadini a rinunciare a rivendicare i propri diritti per gli altissimi costi delle vertenze giudiziarie.

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