“L’Italia? Un Paese da terzo mondo: non abbiamo una compagnia aerea capace di agire adeguatamente verso i nuovi mercati e mancano le infrastrutture”. E’quanto sostiene il presidente di Confturismo-Confcommercio, Bernabò Bocca, sottolineando: “il problema non sono certo la grandezza delle strutture alberghiere o i costi degli alberghi. Siamo stufi di avere le croci buttate sulle imprese" e a proposito della trasmissione televisiva Porta a porta del 4 ottobre scorso, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il vicepremier Francesco Rutelli, che ha la delega la turismo, e l’assessore di Milano alla Cultura Vittorio Sgarbi, Bocca ha detto: “milioni di telespettatori hanno ascoltato la scorsa settimana una serie di baggianate”. Puntata alla quale, comunque, anche Bocca era stato invitato, ma a cui non ha potuto partecipare per precedenti impegni di lavoro presi in Sardegna. Quindi Bocca ha osservato che l’Enit-Agenzia del Turismo non ha ancora raggiunto quella operatività necessaria per poter promuovere e non solo all’estero l’immagine turistica del Paese mentre la proposta di ridefinire il calendario scolastico per favorire la destagionalizzazione, perché possa avere successo, deve essere almeno accompagnata dall’avvio del progetto dei ‘buoni vacanza’ per evitare che gli italiani vadano in vacanza all’estero. Tornando poi alla questione alberghi, il presidente di Confturismo ha chiarito la sua posizione, secondo cui il sistema delle stelle per classificare gli alberghi potrebbe essere eliminato. "Il valore di un albergo infatti non è più dato dal numero delle stelle che possiede – ha spiegato Bocca – tanto più che gli stranieri classificano gli hotel ognuno con i propri parametri. E’ invece dal marchio dell’hotel, dalla catena di cui fa parte, che l’utente capisce quale è il servizio offerto". Bocca ha quindi ricordato che è al lavoro un tavolo tecnico per uniformare la classificazione degli alberghi.