Stop ai giganti turistici del mare nelle aree particolarmente sensibili delle nostre coste. Ed è polemica sulle rotte sotto costa delle maxi-navi da crociera. Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, interviene dopo il naufragio della nave Costa Concordia, all'Isola del Giglio in Toscana. Del resto, proprio l'Arcipelago Toscano, insieme alla Laguna di Venezia, è tra le aree più a rischio in Italia. "Basta con la gestione di queste navi che vengono usate come se fossero dei vaporetti", ha detto Clini. "Questo – ha sottolineato il ministro – non è turismo sostenibile ma è turismo pericoloso. Dobbiamo intervenire rapidamente e con decisione per evitare che queste grandi navi arrivino vicino ad aree ambientalmente sensibili". Per Clini, far passare le navi da crociera lontano da zone di particolare pregio ambientale "é una norma di buonsenso. Dobbiamo evitare che venga messo a rischio il nostro patrimonio naturale e paesaggistico, risorsa fondamentale per il nostro turismo".
Ma gli armatori replicano: "le regole ci sono, basta rispettarle", ha detto la compagnia di navigazione Grimaldi Lines. "Sarà l'inchiesta a stabilire quello che è successo alla Costa e non tocca certo noi dirlo – ha spiegato il responsabile relazioni esterne della Grimaldi, Paul Kyprianou – quello che posso ribadire è che le regole per una navigazione sicura, per i passeggeri come per le aree ambientalmente sensibili, ci sono".