Decreto green pass è legge, bocciato odg Fdi su stop da aprile

E’ legge il decreto della Vigilia di Natale che ha prolungato lo stato d’emergenza fino al 31 marzo e ha imposto l’obbligo del green pass rafforzato anche per prendere il caffè al bancone o accedere a musei, cinema, teatri, piscine e palestre: la Camera, con 331 voti a favore, 43 contrari e tre astenuti, ha dato il via libera definitivo al testo che però ha subito alcune modifiche durante l’iter parlamentare, dalla cancellazione dell’obbligo del super pass per i trasferimenti da e per la Sicilia e la Sardegna, al ripristino della possibilità di svolgimento “di feste popolari e manifestazioni culturali all’aperto” in zona bianca come la festa dei Ceri a Gubbio, il Palio di Siena o la festa di Santa Rosalia a Palermo.

Ma non è l’unica novità. In Commissione Affari sociali della Camera, è stato approvato all’unanimità un emendamento in base al quale dal 10 marzo sarà nuovamente possibile “consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive”. Nello stesso giorno si potrà anche tornare a far visita ai familiari ricoverati in ospedale, per 45 minuti al giorno. Il primo marzo, invece, scatterà l’aumento della capienza negli stadi e nei palazzetti, che salirà rispettivamente al 75% e al 60%. Tutti interventi che vanno nella direzione annunciata dal governo di riaprire gradualmente il paese ma che rappresentano piccoli passaggi intermedi prima di quello che sarà il vero banco di confronto tra le forze politiche, la scadenza dello stato d’emergenza il 31 marzo.

La maggioranza ha bocciato in Aula un ordine del giorno di Fratelli d’Italia con il quale si chiedeva proprio la revoca del green pass con lo fine dello stato d’emergenza.  Il dibattito nel governo tra chi ne chiede lo stop tra poco più di un mese e chi invece vuole prorogarne l’uso almeno fino al 15 giugno, quando scadrà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50, o addirittura oltre, è ancora aperto e una decisione verrà presa solo a ridosso della scadenza. L’ipotesi su cui si lavora è quella di un allentamento progressivo delle misure, come l’obbligo di mascherina al chiuso, e dell’obbligo del pass, a partire dal 31 marzo: prima per le attività all’aperto e poi per quelle al chiuso, lasciando per ultime quelle più a rischio come discoteche, piscine e palestre.

E il governo affronterà poi anche un’altra serie di questioni che sono state poste con alcuni ordini del giorno accolti: dalle modifiche alle restrizioni per l’ingresso nel nostro paese a turisti provenienti dall’Ue all’impegno per risolvere il tema dell’ingresso in Italia dei cittadini vaccinati con Sputnik.

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