Dengue, nessun rischio pandemia ma attenzione alle zanzare

In Brasile aumentano i casi di dengue, che hanno superato la soglia di 1,5 milioni, con 450 decessi confermati e accertamenti su altri 800. Rialzano intanto la testa anche i virus Zika e quello della chikungunya. Il ministero della Salute brasiliano sta correndo alle contromisure: già diversi Stati brasiliani hanno decretato lo stato d’emergenza, come Rio Grande do Sul, Rio de Janeiro, San Paolo e il distretto federale di Brasilia, mentre proseguono le campagne per cercare di evitare il proliferare della zanzara che trasmette il virus della dengue, la Aedes aegypti.

La guardia per evitare che le infezioni si propaghino è alta, in Brasile come nel resto del mondo. “Ma parlare di rischio pandemia è del tutto improprio”, osserva il virologo Francesco Broccolo, dell’Università del Salento. “Anche per una epidemia – aggiunge – dovrebbero esserci un numero sufficiente di soggetti infetti”. E’ importante invece “prepararsi a riconoscere e a contenere la trasmissione dell’infezione” e la misura preventiva più efficace consiste nell’impedire che la zanzara Aedes aegypti arrivi in Italia, cosa possibile con i controlli in porti e aeroporti”.

Il ministero della Salute ha già predisposto misure in questo senso. E’ anche importante controllare che non arrivino in Italia persone con l’infezione: “nel nostro Paese non c’è attualmente la zanzara Aedes aegypti, ma c’è la Aedes albopictus, più nota come zanzara tigre, che è in grado di trasmettere l’infezione da un individuo infetto a uno sano”.

editore:

This website uses cookies.