domenica, 26 Maggio 2024

Disastri aerei/2, ancora buio fitto su volo Rio-Parigi

Ormai irrecuperabili le scatole nere, esperti pensano a serie di eventi

A un mese dalla tragedia dell’Airbus dell’Air France in volo tra Rio De Janeiro a Parigi è ancora buio fitto sulla dinamica e sulle cause del disastro. Le scatole nere dell’aereo hanno probabilmente cessato di lanciare i segnali che avrebbero permesso di localizzarle e tentare di recuperarle per ricostruire la concatenazione di eventi che hanno portato all’incidente. I frammenti dell’aereo e i corpi recuperati in mare hanno permesso di scartare alcune ipotesi, tra cui l’esplosione in volo e un attentato con una bomba, ma hanno lasciato aperta una gamma molto ampia di possibilità: l’errore umano, la disfunzione del sistema elettronico centrale, il guasto delle sonde Pitot (gli apparecchi di rilevamento della velocità in volo), il congelamento in volo dell’aereo, le condizioni metereologiche proibitive e la grandine con chicchi grossi come palle da tennis. La maggior parte degli esperti propende per una concatenazione di eventi. L’incidente ha comunque rivelato un "buco nero" dei rilevamenti radar e delle comunicazioni radio al centro dell’Atlantico su una delle rotte più trafficate al mondo. Solo adesso, con l’adozione in Brasile dell’Automatic Dependent Surveillance Broadcast (Ads-B), un sistema di rilevazione satellitare degli aerei di linea, la zona potrà essere seguita interamente 24 ore su 24.

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