Disposto fallimento di Ki Group, ex società di Santanchè

Potrebbe aprirsi a breve un nuovo fronte giudiziario per Daniela Santanchè, già indagata a Milano per falso in bilancio e bancarotta per il caso della gestione del gruppo editoriale Visibilia e lambita anche da altri filoni di inchiesta, come quello su una presunta truffa sulla cassa integrazione Covid. Il Tribunale fallimentare del capoluogo lombardo ha infatti disposto la liquidazione giudiziale, ossia il fallimento secondo le vecchie procedure, di Ki Group srl, una delle società del gruppo del bio-food che era guidato fino a due anni fa dalla ministra del Turismo, poi uscita dalla compagine societaria.

“Intendo precisare che in detta società ho avuto tempo addietro un ruolo del tutto marginale ed oggi non ne ho alcuno”, ha puntualizzato Santanchè, aggiungendo che “le notizie secondo cui Ki Group farebbe (od avrebbe fatto) ‘capo a me’ forniscono dunque una rappresentazione non vera dei fatti e paiono ispirate esclusivamente dalla volontà di screditare la mia immagine personale e la reputazione della carica che ho l’onore di ricoprire”.

A seguito di questa sentenza, come in pratica accade sempre in casi del genere, la Procura di Milano, guidata da Marcello Viola, aprirà una nuova indagine per bancarotta a carico di amministratori ed ex della srl. E gli accertamenti potrebbero riguardare anche la ministra, che aveva quote in Ki Group e che è stata, tra le altre cose, presidente di Bioera, che controllava la srl, fino al febbraio del 2022 (era nel cda dal 2012). Sempre in Bioera figurava, fino a poco tempo fa, come “responsabile delle relazioni con gli investitori” Canio Mazzaro, ex compagno della senatrice di Fdi.

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