E ora le stazioni vuote potrebbero ospitare asili

Moretti: le daremo in comodato d’uso

Asili nelle stazioni ferroviarie abbandonate che così potrebbero tornare a vivere. L’idea è dell’ad di Fs, Mauro Moretti, che vuole realizzare accordi con gli enti locali e sfruttare le stazioni abbandonate per ospitare nuovi asili nido. Il tutto in comodato d’uso.
In Italia circa il 70% delle 2300 stazioni presenti sul territorio è ‘non presenziato’, ovvero non richiede personale di Fs in loco. Questo perché le nuove tecnologie permettono di svolgere sempre più operazioni a distanza, attraverso sistemi centralizzati di gestione del traffico. In generale, Ferrovie dello Stato valuta di caso in caso la possibilità di valorizzare questi edifici da un punto di vista commerciale, cercando partner per l’apertura di bar, edicole o negozi. Quando non è possibile, Rfi, la società del gruppo che gestisce le infrastrutture, cerca di stipulare accordi con gli enti locali o con le associazioni no profit: le vecchie sale d’attesa o gli uffici abbandonati accolgono allora mostre d’arte, ludoteche, sedi della pro-loco, ma anche riunioni di quartiere, attività di volontariato e assistenza ai disagiati. Sono più di 400 gli accordi di questo tipo attualmente attivi: in cambio della manutenzione quotidiana dei fabbricati, enti e associazioni di volontariato posso adoperare le strutture per un periodo che va da 5 a 9 anni. Il modello sembra funzionare, e allora ecco l’idea di creare nuovi spazi da adibire ad asilo nido. 

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