Troppo grassa per volare con easy Jet. E’ quanto è capitato all’aeroporto di Bari a una signora romana a cui l’impiegata addetta al check-in della low cost ha chiesto di acquistare un secondo biglietto per poter imbarcarsi. Alla replica della passeggera, “non sarò una anoressica come voi hostess, ma quando viaggio non mi è mai capitata una cosa simile”, l’addetta dell’aeroporto l’ha invitata a pesarsi come fosse una valigia davanti agli altri viaggiatori in attesa della carta d’imbarco, quindi la signora ha deciso di non prendere più il volo che l’avrebbe riportata a casa. Non prima però di aver denunciato la compagnia aerea per danni morali e materiali. Dal canto suo, easy Jet si è scusata per l’episodio aprendo un’inchiesta interna per accertare come sono andati i fatti. "Si è trattato – ha dichiarato il Corporate Communication manager Thomas Meister – di un imperdonabile e personale errore del personale di terra. La compagnia non ha nel suo regolamento una sezione che riguardi il peso dei passeggeri. Ci sono nei regolamenti indicazioni relative allo spazio tra gli appoggiamano dei sedili, che deve essere di 44 cm per garantire comfort ai viaggiatori, ma nessun riferimento al peso. Ci aspettiamo – osserva il dirigente – che una persona che sa di non poter viaggiare comodamente, tenuto conto di queste dimensioni, decida di comprare due posti, ma per noi è difficile accertarlo al momento dell’acquisto del biglietto. Non chiediamo certo ai nostri clienti quanto pesano”.
