Ad Alessandria d’Egitto è in progetto il primo museo subacqueo del mondo. A realizzarlo il Governo Egiziano insieme all’Unesco che ha gia istituito una Commissione internazionale consultiva scientifica. La decisione del Governo egiziano scaturisce dalla crescente consapevolezza a livello internazionale dell’esigenza di tutelare i siti archeologici sommersi. L’Unesco ha provveduto ad istituire la Convenzione per la Protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo, che si auspica diventerà operativa entro quest’anno, a seguito della ratifica da parte di 20 Stati. La Convenzione evidenzia l’importanza di salvaguardare le ricchezze sommerse, oggi esposte al saccheggio anche a causa di attrezzature subacquee sempre più sofisticate. In base al progetto iniziale, il nuovo museo – che sarà il primo del genere – sarà costruito in parte sopra e in parte sotto la superficie dell’acqua e presenterà ai progettisti una serie di sfide, tra cui la sicurezza dei visitatori e le limitazioni create dalla visibilità. La zona sommersa del complesso, che consentirà ai visitatori di osservare i resti archeologici sul fondale, rappresenta un importante progresso nell’allestimento di esposizioni del patrimonio culturale sottomarino. “I primi ritrovamenti sottomarini nella Baia di Alessandria risalgono al 1911 – ha dichiarato Ulrike Koschtial, rappresentante per la Convenzione Unesco –. L’intera baia di Alessandria conserva resti di siti archeologici di primaria importanza, tra i quali il Pharaohs, l’antico faro di Alessandria, anticamente annoverato tra le sette meraviglie del mondo, nonché il Polonike Palace, il palazzo di Cleopatra e vi si potrebbe rinvenire anche la tomba di Alessandro Magno”.