Si sta trasformando in una odissea, anche per i parenti in attesa di notizie, la vicenda dei turisti rapiti in Egitto, probabilmente da una banda in cerca di un riscatto. Per due volte in una giornata lunghissima sembrava che fossero stati liberati e invece, nella tarda serata di ieri, la delusione: i cinque turisti torinesi, i cinque tedeschi e la rumena, insieme con 7-8 operatori turistici egiziani sequestrati venerdì scorso nel profondo deserto sahariano, al confine tra Egitto, Libia e Sudan, sono ancora nelle mani dei rapitori e si trovano in territorio sudanese. La giornata di ieri si è dipanata tra mille voci incontrollate, annunci di liberazione puntualmente smentiti ed indiscrezioni che facevano trapelare la possibilità di un blitz da parte delle forze di sicurezza egiziane. Purtroppo niente di tutto questo: solo in serata è venuta la conferma ufficiale dell’Egitto – ed anche della Farnesina e del ministro degli Esteri Franco Frattini – che nulla era cambiato e che le trattative proseguono.