Dopo il ritiro dell’offerta di Cai per il salvataggio di Alitalia, la compagnia di bandiera ha i giorni contati. Lunedì 22 settembre, alle 10, presso la Direzione Generale dell’Enac, è previsto l’incontro tra il presidente Enac Vito Riggio e il direttore generale dell’Enac Silvano Manera con il commissario straordinario Augusto Fantozzi, per verificare il permanere dei requisiti per il mantenimento delle licenze rilasciate dall’Ente ad Alitalia, Alitalia Express e Volare.
Una volta ascoltato il commissario, e in assenza di nuovi piani di salvataggio della compagnia, spiegano fonti dell’Ente, sarà avviata un’istruttoria al termine della quale l’Enac potrebbe decidere di revocare la licenza di volo. I tempi dell’indagine sono stretti, circa 10 giorni.
Intanto si profilano tre ipotesi per il futuro di Alitalia: il fallimento, che è la soluzione più catastrofica, un "piano B" da parte del Governo, o l’ingresso di una compagnia straniera. "A questo punto – dice il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli – se ci fosse un’offerta anche dall’estero come possiamo dire di no? Noi non posiamo fare più nulla, possiamo soltanto incitare il commissario Fantozzi a vedere se riesce in poche ore a trovare una soluzione". E aggiunge: "Alternative non ce ne sono, prestiti ponte non ce ne possono essere, la nazionalizzazione di Alitalia non è possibile, oggi non c’é più nemmeno Cai. L’alternativa è il fallimento e con il fallimento non ci sono più la cassa integrazione e la mobilità per chi resta senza il posto di lavoro".