sabato, 18 Maggio 2024

Enac convoca Ryanair per il 7 gennaio

Intanto interviene Assotravel: low cost deve rispettare sovranità nazionale

Continua la diatriba tra l'Enac e Ryanair in merito alla validità dei documenti di riconoscimento che i vettori aerei devono accettare ai fini dell'identificazione dei passeggeri. Per giovedì 7 gennaio il presidente dell'Enac, Vito Riggio, anche in qualità di presidente del Cisa (Comitato Interministeriale per la sicurezza del trasporto aereo e degli aeroporti), ha fissato un incontro con la compagnia aerea e le autorità italiane visto che la low cost ha minacciato di sospendere i voli da e per 10 aeroporti nazionali dal prossimo 23 gennaio. Alle 11 è prevista la convocazione del Cisa e alle 12 sempre presso la direzione generale dell'ente del vettore irlandese.
Intanto sulla vicenda è intervenuta anche Assotravel. Per il suo presidente Andrea Giannetti, "il rispetto della sovranità nazionale è un principio basilare al quale ogni compagnia (e impresa) deve attenersi. Se Ryanair decide di operare nel mercato italiano deve rispettare tutte le normative vigenti, non dimenticando che opera tra l'altro in regime di concessione".
"Attualmente – sottolinea ancora Giannetti – il 20% del mercato delle low cost passa per le agenzie di viaggio e sono molte quelle che creano dei pacchetti legandoli ai voli di questi vettori. Ryanair offre sicuramente un ventaglio molto ampio di destinazioni che altre compagnie non hanno, una possibilità di scelta che comunque si scontra con prese di posizione arbitrarie e discutibili che altre compagnie, magari con un numero minore di voli, si tengono lontane dal prendere".

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