Definire in tempi rapidi il contratto di programma tra ministero dei Trasporti ed Enac. La sollecitazione viene, ancora una volta, dalla Corte dei Conti. Nella relazione sulla gestione dell’esercizio 2005 dell’Enac, i magistrati contabili evidenziano come “la mancata definizione del rapporto di vigilanza abbia avuto pesantissime ricadute sull’attività gestionale di Enac, a cominciare dal mancato rinnovo, a tre anni dalla sua scadenza, del primo contratto di programma (2000-2003) tra ministro ed ente, con negative ripercussioni in termini di efficienza, efficacia ed economicità dell’attività gestoria dell’ente anche per la mancata definizione di indirizzi programmatori del periodo e di una corretta vigilanza sulla loro attuazione”. A proposito della gestione degli scali, invece, la Corte si dice perplessa sul fatto che l’Enac è “ormai univocamente indirizzata verso la concessione della gestione totale di durata quarantennale a tutti gli attuali gestori degli aeroporti, privilegiando questi ultimi senza individuare sistemi di scelta dell’impresa economicamente più valida”.