Enit commissariato, Pd: azione incomprensibile

La norma contenuta nel ddl approvato in Senato

“Il neo ministro del Turismo Michela Brambilla non è certo partita con il piede giusto: incomprensibile, infatti, il suo primo atto con cui ha commissariato l’Enit che aveva un presidente come Matteo Marzotto, nominato solo recentemente”. Lo dichiarano Andrea Lulli e Elisa Marchioni, capogruppo e componente Pd in commissione Attività Produttive, che puntano il dito contro le misure contenute nel ddl su ‘Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, nonché in materia di processo civile’, approvato in via definitiva dal Senato e che in un emendamento prevede che “fino all’insediamento dei nuovo cda, le funzioni dell’organo collegiale dell’Enit sono svolte da un commissario straordinario nominato secondo le norme vigenti”. Per questo Lulli e Marchioni intendono presentare una mozione parlamentare “perché per noi il turismo è un punto centrale – dicono -, non a caso fu inserito, dall’allora ministro Bersani, in Industria 2015”. “In questa legislatura – concludono Lulli e Marchioni – purtroppo sono state respinte dalla maggioranza tutte le nostre proposte: dall’incentivare e defiscalizzare le ristrutturazioni di strutture ricettive turistiche, alla riduzione dell’Iva per tutti i servizi, all’aumentare e ridefinire i buoni vacanza”.
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