Dopo l’esplosione di mercoledì scorso all’ambasciata di Italia a Sanaa, che comunque non ha provocato né vittime né danni, la Farnesina sconsiglia i viaggi in Yemen se "non determinati da motivi di effettiva necessità". In realtà – sostiene l’ambasciatore italiano nello Yemen, Mario Boffo – si è trattato di un attacco messo a segno nella vicina sede delle dogane, e la nostra rappresentanza non ne era l’obiettivo. Sul sito www.viaggiaresicuri.it, comunque, la Farnesina ricorda che è presente in tutto il Paese "un elevato rischio di atti terroristici", che comprendono anche il rapimento di turisti e traccia una mappa dettagliata dei luoghi da evitare. Sconsigliati i viaggi nei Governatorati di Shabwa, Al-Jawf e Abyan, nonché nel Governatorato di Sadàa, luogo di scontri tra tribù locali e forze governative che possono interessare anche la limitrofa regione di Hajjah (compresa la località turistica di Shihara). Da evitare anche “i transiti nella provincia di Marib, ove si trovano i principali siti archeologici del Paese, che resta caratterizzata da elevata conflittualità tribale" e "gli spostamenti via terra lungo la principale arteria stradale che collega Sanàa ad Aden". "A coloro che intendano comunque recarsi in Yemen – si legge sul sito del ministero degli Esteri – si raccomanda massima prudenza in tutto il Paese e di segnalare comunque la propria presenza immediatamente all’arrivo nel Paese. Inoltre si raccomanda di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare nello Yemen sul sito riportato di seguito”.