sabato, 23 Novembre 2024

Estate, Coldiretti: attenzione alle ricette ‘taroccate’

Siglato un protocollo con i Carabinieri per intensificare i controlli

Prosciutto cotto al posto del guanciale negli spaghetti alla carbonara o  formaggio grattugiato e non ricotta salata nella pasta alla norma. Sono solo alcuni degli ingredienti che hotel e ristoranti propinano ai turisti al posto di quelli previsti dalle ricette tradizionali. Del resto il 50,3% degli italiani non si fa mai mancare in vacanza la degustazione delle specialità enogastronomiche locali. Ma proprio sui piatti tipici incombe spesso il rischio ‘tarocco’ così come nei souvenir di prodotti tipici. Il dato è emerso durante l’incontro su ‘Le vacanze nel piatto’ organizzato da Coldiretti e dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari che hanno siglato un protocollo per intensificare i controlli sui prodotti enogastronomici. Fra le ricette più taroccate la cotoletta milanese fatta con carne di pollo o maiale e cucinata nell’olio di soia, il pesto fatto con mandorle, noci e pistacchi al posto dei pinoli, per non parlare degli spaghetti ‘alla bolognese’ una invenzione ad uso degli stranieri e completamente sconosciuta alla tradizione culinaria della città emiliana. Ma il pericolo frodi riguarda anche i souvenir enogastronomici amati da 37 milioni di turisti che dalla vacanza portano olio extravergine, formaggi, salumi e conserve per una spesa, secondo la Coldiretti, di 1 miliardo di euro in prodotti garantiti da marchi comunitari.  

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