Expo, accordo su flessibilità lavoro agevolerà settore turismo

Per la Fipe progetto pilota milanese deve diventare modello per rilancio comparto

Maggiore flessibilità nei contratti di lavoro per l'Expo Milano 2015: la società e i sindacati territoriali hanno firmato il protocollo che disciplina le modalità di assunzione e impiego del personale durante i sei mesi dell'Esposizione universale, in programma dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, e nel periodo di preparazione immediatamente precedente. Ad essere coinvolti i giovani, ma anche quanti sono usciti dal ciclo produttivo (persone in mobilità e disoccupati). Oltre 800, secondo le prime stime, gli occupati (tra contratti di apprendistato, contratti a termine e stage) che genererà direttamente questo accordo e che nelle intenzioni delle stesse parti rappresenta un modello che può essere replicato a livello nazionale per i grandi eventi.   
Per Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe (Federazione dei pubblici esercizi), "il progetto pilota milanese deve diventare modello da replicare in ambito nazionale, non solo per i grandi eventi, ma per tutto per rilanciare il settore del turismo e creare opportunità di occupazione e reddito per decine di migliaia di lavoratori". 
Nello specifico, grazie all'accordo tra Expo Spa e i sindacati, l'apprendistato coinvolgerà 340 giovani di età inferiore ai 29 anni: per questa tipologia contrattuale sono state introdotte nuove figure professionali: operatore grandi eventi, specialista grandi eventi e tecnico sistemi di gestione. Il contratto a tempo determinato riguarderà circa 300 persone che verranno individuate partendo da coloro che sono in cassa integrazione, nelle liste di mobilità e di disoccupazione. Sul fronte stage ci sarà un totale di 195 giovani per i quali è previsto un rimborso spese mensile di 516 euro e buoni pasto. Spazio, inoltre, a circa 475 volontari al giorno (per minimo 5 ore e per una permanenza media di due settimane) che consentirà di coinvolgere, sempre secondo le stime, 18.500 volontari.  

 

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