Un assistente virtuale risponderà da oggi ai quesiti più frequenti rivolti dai cittadini alla Farnesina, alle ambasciate e ai consolati all’estero. Nasce infatti “Chabot” che punta a favorire un’interazione immediata tra l’amministrazione e il pubblico essendo attivo 24 ore su 24 ed è stato pensato sulla base delle peculiarità di ogni singola sede consolare per fornire informazioni prevalentemente in materia di assistenza, per documenti e visti.
“Per la Farnesina fornire servizi è una priorità e l’attenzione all’assistenza ai nostri connazionali all’estero è massima. Per questo abbiamo voluto introdurre, tra le prime amministrazioni a dotarsi di questo strumento, l’assistente virtuale per migliorare ulteriormente le relazioni con il pubblico” ha detto il segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia presentando “Chabot”.
“La comunità italiana all’estero è numerosissima, parliamo di 5 milioni di residenti, più tutti i connazionali che viaggiano per lavoro o per turismo – ha aggiunto Guariglia – si può facilmente immaginare dunque la mole enorme di richieste di informazioni ed aiuto che giungono ogni giorno alla sede centrale e alle ambasciate e ai consolati all’estero”.
Solo il consolato di Londra riceve mille mail al giorno più un enorme carico di telefonate per informazioni. “‘Chabot’ , che parte in 20 sedi pilota, in sei lingue, e sarà poi adottato dagli oltre 300 siti della rete estera, vuole favorire la relazione con il pubblico e permettere agli italiani di sentirsi più vicini al proprio Paese” ha detto ancora Guariglia.
“Dalla pandemia in poi – ha spiegato il direttore generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale, Alessandro De Pedys – le richieste che arrivano dall’utenza alla Farnesina sono quadruplicate. Siamo arrivati a ricevere 60 mila contatti contro i 14 mila del 2016. Abbiamo dunque pensato ad uno strumento che liberasse risorse umane che potranno occuparsi di casi non gestibili virtualmente. Ricorrendo alla banca dati delle richieste arrivate all’ufficio relazioni con il pubblico è stata realizzata un’alberatura che permette all’utente di ricevere informazioni sulle necessità più comuni”.
La gestazione di Chabot è durata un anno con un costo stimato di 50 mila euro. “L’arrivo dell’assistente virtuale è un servizio che si aggiunge a quelli già offerti dalle nostre sedi all’estero, ma che non sostituisce il rapporto con il personale delle ambasciate, delle sedi consolari o degli istituti di cultura” ha detto il direttore generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, Luigi Vignali, spiegando come “Chabot” rivoluziona il modo in cui navighiamo nella rete e “preannuncia l’arrivo dell’intelligenza artificiale”.