Torna lo spettro della tassa di soggiorno. Tra le novità contenute nel testo aggiornato del disegno di legge sul federalismo fiscale presentato dal ministro per la semplificazione legislativa, Roberto Calderoli, si prevede infatti una tassa di scopo sul turismo. E la reazione del mondo del turismo non tarda a farsi sentire. “Preoccupa – dice il presidente di Federalberghi e di Confturismo-Confcommercio, Bernabò Bocca – l’eccessiva genericità dei principi e criteri direttivi relativi alla autonomia tributaria dei Comuni contenuti nel disegno di legge Calderoli in materia di federalismo fiscale. Inoltre, la possibilità di istituire tributi propri comunali per finanziare ‘oneri derivanti da eventi particolari quali i flussi turistici’ – continua Bocca – rischia di creare le premesse per la reintroduzione surrettizia della vecchia imposta di soggiorno, opportunamente soppressa nel lontano 1989, in danno della nostra economia turistica già pesantemente penalizzata da una congiuntura internazionale simile a quella del dopoguerra. Non sono simili balzelli a modernizzare l’Italia -conclude Bocca – ma una attenta e reale revisione dell’apparato burocratico e del sistema normativo, indispensabile per semplificare la vita dei cittadini e delle imprese e rilanciare l’economia e l’occupazione”.