venerdì, 3 Maggio 2024

Federterme: stallo con Regioni, termalismo a rischio

Oggi le tariffe con il Servizio Sanitario Nazionale sono ferme al 2005

"Per i ritardi delle Regioni il termalismo italiano rischia di morire": lo ha detto il presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, che ha convocato d’urgenza a Roma, il Consiglio Direttivo della Federazione, con l’intento di trovare una soluzione alla situazione di stallo dei rapporti Federterme e il coordinamento degli assessori regionali per il rinnovo dell’accordo per l’erogazione delle prestazioni termali 2008/2010, scaduto il 31 dicembre 2005. Pecci ricorda che per far fronte all’esigenza di adeguamento delle tariffe all’aumento dei costi furono a suo tempo stanziati – ma non ancora erogati – 9 milioni di euro, cioè tre per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010, commisurati solo al recupero parziale dell’inflazione per il triennio, ferma restando l’aspettativa del recupero del mancato adeguamento per il 2006 e 2007. Concretamente, il mancato accordo comporta che a tutt’oggi le tariffe praticate dalle terme nei rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale siano ferme al 2005; nonostante ciò le terme italiane hanno proceduto ugualmente al rinnovo del Contratto collettivo di lavoro dei dipendenti e al connesso adeguamento economico biennale.

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